Informazioni e prenotazioni
segreteria@santamariadellascala.com
Sarà possibile prenotare lo spettacolo serale nella sala del Pellegrinaio a partire dal 3 novembre .
Giacomo Luci
Essere nello sguardo
performance site specific di e con Giacomo Luci
Cappella del Manto – IV livello
dalle 16.00 alle 18.00
Durata 2 ore
Guarda ed è guardato, sente ed è sentito
Il dispositivo sensibile di oggi con Giacomo Luci riparte dall’esperienza del giorno precedente vissuta con Marta Ciappina e il pubblico. Il performer qui raccoglie quanto sperimentato tentando una sintesi tra gli sguardi per restituire la sua propria relazione tra le fotografie di Olivo Barbieri, la Cappella del Manto e il Duomo antistante.
Giacomo Luci danzatore, performer e coreografo. Inizia come solista al Teatro dell’Opera di Roma nel repertorio classico, prosegue all’Opéra de Lyon confrontandosi con la danza contemporanea di Forsythe, Bausch, Cunningham, Childs e Brown. Dal 2018 sviluppa una ricerca coreografica autonoma presentata in festival internazionali, e nel 2025 lavora con Millepied, Chamblas, Tanowitz e il collettivo bullyache.
Olivo Barbieri è tra i più importanti fotografi italiani contemporanei. Attivo dal 1978, dal 1989 ha viaggiato regolarmente in Oriente, in particolare in Cina. Negli anni Novanta ha preso parte a diverse edizioni della Biennale di Venezia e a numerosi eventi internazionali. Nel 1996 il Museum Folkwang di Essen gli ha dedicato una retrospettiva. Celebre per i progetti Site Specific, ha trasformato il paesaggio urbano in visioni inedite esposte nei principali musei del mondo.
Ingresso libero, fruizione a flusso continuo
Delfina Stella
Due corpi
Laboratorio per bambine e bambini liberamente ispirato al Teatro dei Ventagli di Italo Calvino
di e con Delfina Stella
Museo d’Arte per Bambini - IV livello
dalle 16.00 alle 17.30
Durata 1 ora e 30 min.
Due corpi è un doppio incontro per esplorare, con il corpo, modi nuovi di vedere, toccare e inventare. Oggetti visibili e invisibili guideranno la creazione di danze istantanee, in dialogo tra museo e città. Un’esperienza ludica e creativa tra movimento e immaginazione.
Delfina Stella è danzatrice e ricercatrice attiva nell’ambito della pedagogia delle arti e dell’ecologia. Attraverso la coreografia, la ricerca sul movimento, la scrittura e il gioco crea azioni e contesti formativi e performativi che intrecciano l’essere e il fare, ricercando - nella pratica e nella teoria - come i linguaggi del corpo e della danza possano essere strumenti di coesistenza e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale.
14 posti disponibili su prenotazione - dai 7 ai 10 anni
Alessandra Cristiani & Jacopo Giarda
Nello sguardo di Teodora Axente
performance agita di e con Alessandra Cristiani & Jacopo Giarda
a partire dalle opere di Teodora Axente
Sale espositive - VI livello
dalle 18.00 alle 20.00
prima performance 18.00, in replica 18.30, 19.00, 19.30 e 20.00
Durata 20 min
Lo sguardo che ri-guarda
Tutto si gioca sull’improvvisazione che nasce dallo sguardo che i performer mettono in campo nell’osservare le opere dell’artista spagnola naturalizzata belga. Insieme esplorano le possibilità dell’improvvisazione libera come luogo di interazione tra corpo che osserva e agisce, che è osservato e agito per una sinestesia totale tra essere umano e opera d’arte.
Costumi Sara Butera
Alessandra Cristiani dal 1996 indaga il Butō, fondando la compagnia Lios e la rassegna Trasform’azioni. Laureata in Metodologia e Critica dello Spettacolo, ha lavorato con Akira Kasai, Roberto Latini, Daria Deflorian e Silvia Rampelli. Con la compagnia Habillè d’eau ha vinto il Premio Ubu 2018 con Euforia. Best Actress critic per Un appartamento vuoto, regia di Sara Masi e Francesco M. Mortati, Stockholm City Film Festival 2024.
Jacopo Giarda danzatore e performer si diploma alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Danzatore alla Compañia Nacional de Danza di Madrid, successivamente all’Opera Nacional de Paris e con il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Ha interpretato ruoli solistici di coreografi come Forsythe, Kylián, Naharin, Ek, Balanchine, Inger, Bausch, León/Lightfoot, McGregor. Oggi anche freelance collabora con realtà e coreografi indipendenti come Nicosia, Bolognino, Riva-Repele, Kratz, Ferrara.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Riccardo Giovinetto
FEMINA | IRIS
Installazione Audio Video di Riccardo Giovinetto
Sala Italo Calvino - VII livello
dalle 18.20 alle 20.30
prima proiezione 18.20, in replica 18.50, 19.20 e 19.50
Durata 9 min.
Uno sguardo digitale sulla grazia, tra Rinascimento e intelligenza artificiale
FEMINA | IRIS è un’installazione immersiva su doppio schermo che fonde immagini digitali in continua trasformazione: musica elettronica quadrifonica e polifonie vocali ispirate ai madrigali rinascimentali. Un'esperienza sensoriale e contemplativa, che invita a riconsiderare l’idea di grazia attraverso il filtro della tecnologia contemporanea. Al centro del progetto c’è lo sguardo rinascimentale sulla figura femminile: i ritratti di Piero della Francesca, Ghirlandaio, Leonardo e Bronzino vengono evocati come archetipi di bellezza e armonia. La sezione aurea entra in dialogo con proporzioni alternative, mentre le voci antiche, manipolate digitalmente, si fondono con texture elettroniche scolpite nello spazio sonoro. FEMINA | IRIS immagina un’intelligenza artificiale che apprende e rielabora il concetto di grazia: un viaggio astratto e sensibile che esplora i confini della figurazione digitale contemporanea.
Progetto Riccardo Giovinetto; composizione e programmazione Riccardo Giovinetto, Lorenzo Forges Davanzati; formato A/V Installazione | 2ch VIDEO, 4ch AUDIO
Riccardo Giovinetto artista visivo e multimediale, fisico e docente universitario, realizza performance audio-video, installazioni e composizioni concertistiche. Con FEMINA debutta all’Ars Electronica Festival 2023 e ottiene il Videocittà Awards 2024 come miglior AV performance. Nel 2010 fonda OZMOTIC, duo di musica elettronica e strumentale, collaborando con orchestre e artisti internazionali. Insegna Acustica, Elettroacustica e Sound Design al SAE Institute e ad Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Arno Schuitemaker
O S C A R
performance itinerante di e con Arno Schuitemaker
con Arno Schuitemaker, Ivan Ugrin, Mark Christoph Klee, Paolo Yao
Dall’ingresso del museo alla Sala San Pio – IV livello
alle 18.30 e in replica alle 20.00
Durata 30 min.
Con il sostegno di Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi
O S C A R un ritratto coinvolgente in movimento, tra intimità, identità e trasformazione
O S C A R è una potente riflessione fisica sul concetto di ritratto, non solo dei tre interpreti in scena, ma anche del pubblico che li osserva. In questo lavoro, il coreografo olandese Arno Schuitemaker intreccia tre assoli consecutivi in cui il movimento diventa strumento per esplorare l’identità, la memoria e il vissuto personale. Lo spettacolo si sviluppa come un percorso di emancipazione: intimo, dinamico e profondamente umano, O S C A R racconta il desiderio di libertà oltre ogni limite imposto. Il ritratto, qui, non è una semplice rappresentazione: è un processo vivo, carico di significati, capace di far emergere il dialogo tra ciò che è visibile e invisibile, tra esperienze individuali e dimensioni collettive. Un continuo passaggio tra riflessione e proiezione, tra sé e l’altro. Arno Schuitemaker è noto per la sua cifra stilistica iperfisica, in cui danza, arti visive e cultura club si fondono in esperienze immersive e sensoriali. Le sue opere, presentate in oltre 25 Paesi, coinvolgono il pubblico a livello corporeo, emotivo e immaginativo. Con The Way You Sound Tonight, ha ricevuto il prestigioso premio “Zwaan”, il massimo riconoscimento per la danza nei Paesi Bassi.
Musiche Aart Strootman; costumi Sarah Nixon; produzione SHARP/ArnoSchuitemaker
Arno Schuitemaker performer, crea opere iperfisiche dove danza, performance, arti visive e cultura da club si incontrano. I suoi lavori, attentamente stratificati, esplorano l’interazione tra intimo e collettivo, trasformando ogni performance in esperienze immersive che uniscono corpo, emozione e immaginazione. Presentato in oltre 25 Paesi, tra le creazioni più acclamate: 30 appearances out of darkness, The way you sound tonight (premio Zwaan 2019) e I will wait for you.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Stefania Ballone, Alice Mariani, Marta Ciappina, Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”
Invisio
performance site specific per la regia di Stefania Ballone
con Alice Mariani prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano
Marta Ciappina premio Ubu miglior interprete 2023
e il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto dal Maestro Lorenzo Donati
con i soprani Luisa Cipolla, Elisa Grico, Jae Kho Myung e Francesca Panzolini; i contralti Emma Alessi Innocenti, Raissa Appannati, Elisabetta Vuocolo; i tenori Alessio Chiuppesi, Luca Lippi, Dario Maddii; i bassi Raffaello Brutti, Roberto Locci e Jeffrey Scott Shapiro.
Pellegrinaio – IV livello
alle 20.30 e in replica alle 21.30
Durata 30 min.
Un invito a lasciarsi condurre dalla luce nel cuore del labirinto
Invisio è un attraversamento poetico in un labirinto di luce e ombra. I corpi si muovono come presenze sospese, seguendo traiettorie che si intrecciano, si smarriscono e si ritrovano, tracciando percorsi invisibili nello spazio. La luce diventa guida e inganno allo stesso tempo, ora rivelando, ora nascondendo, scolpendo gesti e architetture in un continuo gioco di apparizione e scomparsa. Ogni passo è un varco, ogni sguardo un possibile orientamento, ogni ombra una soglia da attraversare. In questo labirinto, fatto di memorie e risonanze, lo spettatore è chiamato a percorrere un viaggio interiore: non tanto verso un’uscita, ma verso un centro invisibile, un luogo di percezione e ascolto dove il tangibile e l’effimero si incontrano. Invisio è un invito a lasciarsi condurre dalla luce nel cuore del labirinto, dove l’invisibile prende forma attraverso i corpi.
Brani musicali Ave Maris Stella, gregoriano XI sec., Liber Usualis; Arvo Pärt (Paide, 1935), Da pacem Domine, Universal 2004; Terry Riley (Colfax, CA, 1935) Olson III, 1966; Lorenzo Donati (Arezzo, 1972), brani da Cities, 55 frammenti ispirati a Le Città Invisibili di I. Calvino; Vittoria Aleotti (Ferrara, 1575 - dopo il 1620), T'amo mia vita, da "Ghirlanda dei madrigali a quattro voci", Vincenti, Venezia 1593
costumi ideati e realizzati da Matteo Tolve
Stefania Ballone, danzatrice del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e coreografa, vi entra nel 2000 dopo il diploma alla Scuola di Ballo scaligera, interpretando anche ruoli da solista. Artista associata di MilanoOltre, ha creato coreografie come SoulEtude e Lascaux. Collabora con Roberto Bolle per Viva la Danza e vari gala. Nel 2024 ha debuttato con Grimm all’Alberta Ballet Company, ottenendo grande successo.
Alice Mariani nata a Massa nel 1992, si forma alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala, diplomandosi in danza classica e contemporanea. Dopo l’esperienza al Semperoper Ballet di Dresda come Prima Ballerina, nel 2022 viene nominata Prima Ballerina del Teatro alla Scala. Ha interpretato i grandi ruoli del repertorio classico e collaborato con coreografi di fama internazionale, ricevendo numerosi premi prestigiosi.
Marta Ciappina, danzatrice e didatta, si forma a New York al Trisha Brown Studio. Come danzatrice affianca Alessandro Sciarroni, Michele Di Stefano, Tiziana Arnaboldi, Marco D’Agostin, Anagoor, Simona Bertozzi, Chiara Bersani, Daniele Albanese, Daniele Ninarello. Come docente collabora con la Scuola Luca Ronconi del Piccolo Teatro di Milano diretta da Claudio Longhi. Nel 2022 riceve il Premio Danza&Danza come interprete e nel 2023 il Premio Ubu come perfomer.
Il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” nasce nel settembre 2016 grazie alla proficua collaborazione tra l’Accademia Musicale Chigiana e l’Opera della Metropolitana di Siena. Formato da cantanti provenienti da tutta Italia, coniuga il servizio liturgico ai concerti di alto valore artistico sia a cappella sia con orchestra, con un repertorio che spazia dal Rinascimento al Romanticismo, con un ampio spazio dedicato alla musica del Novecento e Duemila. Molte le prime esecuzioni assolute, tra cui Seven Prayers di T. Mansurian, Sei Studi sull’Inferno di Dante , e Stabat Mater di G. Sollima con la direzione di Riccardo Muti a Lampedusa, prima serata Rai Uno.
Lorenzo Donati, compositore e direttore, ha studiato ad Arezzo, Fiesole, Siena e Roma, frequentando corsi di perfezionamento presso l’Accademia Musicale Chigiana, la Fondazione Guido d’Arezzo, la Scuola di Musica di Fiesole e l’Accademia di Francia. Ha studiato tra gli altri con R. Clemencic, A. Corghi, P. Dusapin, D. Fasolis, G. Graden ed E. Morricone. È il direttore italiano più premiato a livello nazionale e internazionale nella storia della competizioni corali. Dal 2016 dirige il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”. Insegna musica corale e direzione di coro al Conservatorio di Venezia e dal 2017 è docente all’Accademia Chigiana di Siena.
Ingresso a pagamento e su prenotazione
Biglietto: €5,00 + ingresso al museo
Ridotto: €5,00 per residenti nel Comune di Siena e studenti degli atenei senesi
Lo sguardo in virtual reality
Sala Italo Calvino – VII livello
dalle 18.30 alle 20.30
La seconda edizione di XENOS non può non continuare ad indagare quella dimensione immersiva che si genera nell’incontro tra la vita reale e quella virtuale, tra lo sguardo concreto e quello post-organico. Lo sguardo in virtual reality propone un’immersione nel mondo della realtà virtuale con l’esperienza WAVE di Bart Hess, con coreografia e performance di Sedrig Dimitri Verwoert; e HALF LIFE VR di Robert Connor dal lavoro coreografico di Sharon Eyal e Gai Behar con i ballerini del Royal Swedish Ballet. È possibile immergersi in questi due mondi indossando un visore e sedersi comodamente nello spazio dedicato, non a caso quello della Sala Italo Calvino, intitolata a colui che in tempi non sospetti esplorava la complessità della rete, dei sistemi interconnessi e delle percezioni multilivello della realtà.
Ingresso libero con 20 visori a fruizione continua
Bart Hess & Sedrig Dimitri Verwoert
WAVE
performance digitale di Bart Hess in collaborazione con Sedrig Dimitri Verwoert
con Sedrig Dimitri Verwoert & Arad Inbar
Durata 3 min.
Una danza solitaria che si moltiplica, in un sogno ispirato a La Bayadère
Il designer Bart Hess, in collaborazione con Sedrig Verwoert, presenta WAVE, un film di danza psichedelico e immersivo, in cui il corpo di un danzatore viene manipolato nel tempo attraverso l’uso di ripetizioni, ritardi e il riposizionamento dei fotogrammi. Questo crea una coreografia in cui la storia di un movimento genera un nuovo tipo di organismo. Si tratta di una coreografia di gruppo eseguita in solitaria, ispirata a una scena del balletto La Bayadère (1877) del coreografo Marius Petipa, in cui un principe, dopo aver assunto troppo oppio, vede una principessa cento volte.
regista Bart Hess; coreografo Sedrig Verwoert; interpreti Sedrig Verwoert & Arad Inbar; musica: Thys de Vlieger; creato con il supporto di Nederlands Filmfonds & Stimuleringsfonds
Bart Hess fonde design, moda e arte, esplorando materiali, tecnologia e realtà virtuale. Il suo lavoro, tattile e intuitivo, indaga il corpo umano avvolto in forme che ricordano la performance art e la fantascienza più che la moda. Realizza studi sui materiali, video, animazioni e fotografie, indagando la tensione tra attrazione e repulsione nella relazione tra pelle, materiali e tecnologia.
Sedrig Dimitri Verwoert, artista e coreografo, ha studiato Jazz Contemporaneo all’Amsterdam University of the Arts. Dal 2021 è Young Creative Associate del Dutch National Ballet. Ha collaborato con Nick Verstand a Within Without II e successivamente all’esposizione Spirituele Urgentie. La sua ultima creazione, The Ritual, ha debuttato nel 2023.
Robert Connor
HALF LIFE VR
performance digitale di Robert Connor
dal lavoro coreografico di Sharon Eyal e Gai Behar
con i ballerini del Royal Swedish Ballet
Durata 11 min. 32 sec.
Puntuale, intensa e tagliente nello sguardo
Half Life VR è un cortometraggio in realtà virtuale diretto da Robert Connor che cattura lo spirito immersivo dell'opera di danza Half Life della coreografa Sharon Eyal eseguita dal Royal Swedish Ballet. Il cortometraggio è una coproduzione tra la Royal Swedish Opera e i Robert & Robert Studios. La produzione VR si ispira ai film di danza 3D come Pina, con l'obiettivo di presentare un'esperienza artistica e immersiva unica, una nitida proiezione del linguaggio, dei movimenti e delle formule dell'anima.
regista Robert Connor; coreografi Sharon Eyal e Gai Behar; interpreti Sarah-Jane Brodbeck, Joakim Adeberg, Frida Hambraeus, Devon Carbone, Daria Ivanova, Dawid Kupinski, Sarah-Jane Medley, Nacho Lopez, Emily Slawski, Ross Martinson, Lea Ved, Johnny McMillan, Amanda Åkesson, Dragos Mihalcea, Anton Valdbauer; musica Ori Lichtik; direttore della fotografia Robert Jonsson; produttori Sebastian Lönberg, Robert Connor, Robert Jonsson; produttori esecutivi Catarina Falkenhav, Peter Yngen; montaggio VR 360 & post-produzione Robert Jonsson, Robert Connor; montaggio e missaggio suono VR Sebastian Lönberg
Robert Connor è un regista svedese-americano. Durante la sua permanenza alla Stockholm Film School, era determinato a imparare il linguaggio della narrazione cinematografica e a convertirlo in un linguaggio per la realtà virtuale. Robert si sta affermando in tutto il mondo come uno dei pionieri di incredibili esperienze cinematografiche VR.
Sharon Eyal, co-fondatrice, co-direttrice artistica e coreografa di L-E-V. Ha danzato con la Batsheva Dance Company (1990-2008) e iniziato a coreografare nel progetto Batsheva Dancers Create. Ha creato lavori per compagnie internazionali e nel 2013 ha fondato L-E-V con Gai Behar. Negli ultimi anni la compagnia ha realizzato oltre 200 spettacoli in festival e teatri internazionali come Joyce Theatre, Sadler's Wells e Montpellier Danse Festival.
L’esperienza Half Life VR di Robert Connor è distribuita da PRO|D|ES Caravan.
PRO|D|ES Caravan è un’azione del Progetto PRO|D|ES - Promozione Digitale Estesa della Danza, una collaborazione tra Cro.me, COORPI e Compagnia della Quarta, col Sostegno del MiC.
Luoghi
Cappella del Manto
La Cappella del Manto del Santa Maria della Scala è stata uno degli ambienti più modificati nel corso della sua lunga storia.
La Cappella del Manto del Santa Maria della Scala è stata uno degli ambienti più modificati nel corso della sua lunga storia.
Sala San Leopoldo
La Sala San Leopoldo ospita, dal 2008, la Collezione del Museo d'arte per bambini. Al suo interno vi sono opere internazionali dedicate al mondo dell'infanzia.
La Sala San Leopoldo ospita, dal 2008, la Collezione del Museo d'arte per bambini. Al suo interno vi sono opere internazionali dedicate al mondo dell'infanzia.
Sala Italo Calvino
La stanza intitolata a Italo Calvino nel 2010 in memoria della morte dello scrittore nell'ospedale senese, è stata inaugurata nel 2019 come spazio dedicato a conferenze.
La stanza intitolata a Italo Calvino nel 2010 in memoria della morte dello scrittore nell'ospedale senese, è stata inaugurata nel 2019 come spazio dedicato a conferenze.
Sala San Pio
Dal Trecento la sala San Pio fu parte di un altro ‘pellegrinaio’ dell’ospedale che più tardi divenne infermeria.
Dal Trecento la sala San Pio fu parte di un altro ‘pellegrinaio’ dell’ospedale che più tardi divenne infermeria.
Pellegrinaio
Nel 1328 l'ospedale ampliò la propria struttura con la costruzione di un pellegrinaio maschile, realizzato tramite l'acquisizione e demolizione di abitazioni circostanti per superare un dislivello di tre piani.
Nel 1328 l'ospedale ampliò la propria struttura con la costruzione di un pellegrinaio maschile, realizzato tramite l'acquisizione e demolizione di abitazioni circostanti per superare un dislivello di tre piani.