Informazioni e prenotazioni
segreteria@santamariadellascala.com
Sarà possibile prenotare lo spettacolo serale nella sala del Pellegrinaio a partire dal 3 novembre
Marta Ciappina & Giacomo Luci
Essere nello sguardo
performance site specific di e con Marta Ciappina & Giacomo Luci a partire dalle fotografie di Olivo Barbieri
Cappella del Manto – IV livello
dalle 16.00 alle 18.00
Durata 2 ore
Guardano e sono guardati, sentono e sono sentiti
Gli occhi dei due performer - che creano movimenti speculari tra dentro e fuori, da fuori e dentro, nella luce e nel buio, nel visibile e nell’invisibile - innescano uno sguardo comune in quel duplice livello di lettura tra l’opera fotografica di Olivo Barbieri e la realtà circostante, tra rappresentazione e vissuto. La performance funziona come un dispositivo sensibile che si attiva con l’ingresso di ogni fruitore nella Cappella del Manto che viene coinvolto nell’esperienza di movimento.
Marta Ciappina, danzatrice e didatta, si forma a New York al Trisha Brown Studio. Come danzatrice affianca Alessandro Sciarroni, Michele Di Stefano, Tiziana Arnaboldi, Marco D’Agostin, Anagoor, Simona Bertozzi, Chiara Bersani, Daniele Albanese, Daniele Ninarello. Come docente collabora con la Scuola Luca Ronconi del Piccolo Teatro di Milano diretta da Claudio Longhi. Nel 2022 riceve il Premio Danza&Danza come interprete e nel 2023 il Premio Ubu come perfomer.
Giacomo Luci danzatore, performer e coreografo. Inizia come solista al Teatro dell’Opera di Roma nel repertorio classico, prosegue all’Opéra de Lyon confrontandosi con la danza contemporanea di Forsythe, Bausch, Cunningham, Childs e Brown. Dal 2018 sviluppa una ricerca coreografica autonoma presentata in festival internazionali, e nel 2025 lavora con Millepied, Chamblas, Tanowitz e il collettivo bullyache.
Olivo Barbieri è tra i più importanti fotografi italiani contemporanei. Attivo dal 1978, dal 1989 ha viaggiato regolarmente in Oriente, in particolare in Cina. Negli anni Novanta ha preso parte a diverse edizioni della Biennale di Venezia e a numerosi eventi internazionali. Nel 1996 il Museum Folkwang di Essen gli ha dedicato una retrospettiva. Celebre per i progetti Site Specific, ha trasformato il paesaggio urbano in visioni inedite esposte nei principali musei del mondo.
Ingresso libero, fruizione a flusso continuo
Alessandra Cristiani & Jacopo Giarda
Nello sguardo di Teodora Axente
performance agita di e con Alessandra Cristiani & Jacopo Giarda
a partire dalle opere di Teodora Axente
Sale espositive - VI livello
dalle 18.00 alle 20.00
prima performance 18.00, in replica 18.30, 19.00, 19.30 e 20.00
Durata 20 min
Lo sguardo che ri-guarda
Tutto si gioca sull’improvvisazione che nasce dallo sguardo che i performer mettono in campo nell’osservare le opere dell’artista spagnola naturalizzata belga. Insieme esplorano le possibilità dell’improvvisazione libera come luogo di interazione tra corpo che osserva e agisce, che è osservato e agito per una sinestesia totale tra essere umano e opera d’arte.
Costumi Sara Butera
Alessandra Cristiani dal 1996 indaga il Butō, fondando la compagnia Lios e la rassegna Trasform’azioni. Laureata in Metodologia e Critica dello Spettacolo, ha lavorato con Akira Kasai, Roberto Latini, Daria Deflorian e Silvia Rampelli. Con la compagnia Habillè d’eau ha vinto il Premio Ubu 2018 con Euforia. Best Actress critic per Un appartamento vuoto, regia di Sara Masi e Francesco M. Mortati, Stockholm City Film Festival 2024.
Jacopo Giarda danzatore e performer si diploma alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Danzatore alla Compañia Nacional de Danza di Madrid, successivamente all’Opera Nacional de Paris e con il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Ha interpretato ruoli solistici di coreografi come Forsythe, Kylián, Naharin, Ek, Balanchine, Inger, Bausch, León/Lightfoot, McGregor. Oggi anche freelance collabora con realtà e coreografi indipendenti come Nicosia, Bolognino, Riva-Repele, Kratz, Ferrara.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
LU.PA
IPERCONNESSE
performance di LU.PA
progetto a cura di qwatz - contemporary art platform
Sala Italo Calvino – VII livello
alle 18.15 e in replica alle 19.15
Durata variabile
Efficienza, presenza e controllo: il corpo sotto pressione
LU.PA mette in scena la tensione costante dell’essere iper-connessi nella società contemporanea, dove il confine tra vita privata e prestazione lavorativa è sempre più sottile e fragile. Su un piedistallo di 90x90 cm, due performer condividono il compito di mantenere in equilibrio una palla da ginnastica tra le loro fronti, mentre gestiscono in tempo reale telefonate, messaggi ed e-mail provenienti da tre diversi smartphone. A supportarle, Siri e Google Assistant. Un quarto protagonista è il pubblico: attraverso un telefono il cui numero è reso pubblico, chiunque può intervenire, modificare, disturbare. LU.PA rende visibile e tangibile lo stato di perenne allerta in cui viviamo, dove ogni interazione è un’interruzione e ogni gesto richiede precisione, concentrazione e controllo. Un'indagine fisica e concettuale sulla difficoltà di restare presenti mentre tutto, dentro e fuori, continua a muoversi.
LU.PA nasce a Cosenza nel 2017 dall’unione di Lulù Nuti e Pamela Pintus. Il duo esplora il rapporto con l’«altro» e le dinamiche del mondo contemporaneo attraverso azioni performative e rituali che coinvolgono il pubblico. Il loro lavoro è stato presentato in istituzioni come Musée Zadkine, GAM Roma e Palazzo Farnese, in spazi indipendenti e festival internazionali. Nel 2022 sono borsiste del Master MAP_PA mentre nel 2023 realizzano un cofanetto celebrativo con Giordano Boetti Editions. Attualmente vivono e lavorano a Roma.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Noé Soulier
PASSAGES
performance itinerante di Noé Soulier
con Adriano Coletta, Julie Charbonnier, Mélisande Tonolo, Stephanie Amurao
Dall’ingresso del museo alla Sala San Pio – IV livello
alle 18.30 e in replica alle 20.00
Durata 30 min.
Spazio e corpo in dialogo, tra architetture visibili e immaginate
Passages è un progetto performativo itinerante che esplora la relazione tra il movimento dei corpi e gli spazi in cui si muovono. I performer interagiscono con oggetti immaginari, evocando nuove risonanze e significati nei luoghi che abitano, temporaneamente e poeticamente. La coreografia si compone di moduli flessibili, pensati per adattarsi e trasformarsi in base all’identità architettonica del contesto: una volta sorretta da colonne, un corridoio in prospettiva, un’ampia distesa erbosa. Ogni spazio diventa così parte attiva della composizione, ridefinendo ogni volta la struttura e l’esperienza dello spettacolo. Passages è un invito a osservare e ascoltare il lungo corridoio al quarto livello del Santa Maria della Scala, dall’ingresso alla Sala San Pio, attraverso il corpo in movimento per un passaggio tra reale e immaginato.
Noé Soulier, Direttore del Cndc di Angers, nel suo lavoro esplora coreografia e danza in diversi contesti, dai teatri ai musei, combinando pratica concettuale, riflessione teorica e movimento. Tra le sue opere principali: Faits et Gestes, The Waves, First Memory, Clocks & Clouds, Fragments e Close Up, che stimolano la memoria fisica dello spettatore. Ha collaborato con Ballet du Rhin, Ballet de Lorraine, L.A. Dance Project, Ballet de l’Opéra de Lyon e Nederlands Dans Theater. Dal 2020 dirige il Centre national de danse contemporaine d’Angers.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Virgilio Sieni
Sulla Leggerezza/ Variazioni
performance site specific di Virgilio Sieni
con Jari Boldrini, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo
Pellegrinaio - IV livello
alle 20.30
Durata 30 min.
Leggerezza, imprevedibilità, trame poetiche
Sulla Leggerezza/Variazioni è una pièce per tre danzatori che intreccia la leggerezza calviniana con la commozione degli ultimi giorni dello scrittore Italo Calvino, la cui camera ardente fu allestita nel Pellegrinaio dell’ex ospedale Santa Maria della Scala. La coreografia si muove tra le cromie collinari senesi e il richiamo del mare, generando una parola danzante illuminata dall’apparato decorativo e dalla memoria spirituale del luogo. I corpi, entità oniriche affini agli spiritelli del Cavalcanti, si manifestano e si dissolvono, facendo vibrare il vuoto come materia sonora. Il gesto si fa dialetto, eco, attraversamento tra visibile e invisibile. Ispirata a Calvino e Lucrezio, la danza accoglie l’imprevedibile e l’infinitesimale, tessendo trame poetiche fugaci e corporee. Infine, rielabora il peso come atto di ascolto e cura, trasformando lo spazio in luogo di accoglienza dove la leggerezza è rigore, non abbandono.
Coreografia Virgilio Sieni; musiche di Bill Evans; costumi di Marysol Maria Gabriel.
Produzione di Centro Nazionale di Produzione della Danza di Virgilio Sieni / Centro di rilevante interesse in collaborazione con AMAT & Civitanova Danza, Visavì Dance Festival / Artisti Associati Gorizia con il sostegno di MIC, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze
Virgilio Sieni è un danzatore e coreografo attivo in ambito internazionale per le massime istituzioni teatrali, fondazioni d’arte e musei. Direttore della Biennale di Venezia-Danza dal 2013 al 2016, oggi dirige il Centro Nazionale di Produzione della Danza a Firenze. Nel 2013 è stato nominato Chevalier de l’ordres des arts et des lettres dal Ministro della cultura francese.
Ingresso a pagamento e su prenotazione
Biglietto: €5,00 + ingresso al museo
Ridotto: €5,00 per residenti nel Comune di Siena e studenti degli atenei senesi
Lo sguardo in virtual reality
Sala Italo Calvino – VII livello
dalle 18.30 alle 20.30
La seconda edizione di XENOS non può non continuare ad indagare quella dimensione immersiva che si genera nell’incontro tra la vita reale e quella virtuale, tra lo sguardo concreto e quello post-organico. Lo sguardo in virtual reality propone un’immersione nel mondo della realtà virtuale con l’esperienza WAVE di Bart Hess, con coreografia e performance di Sedrig Dimitri Verwoert; e HALF LIFE VR di Robert Connor dal lavoro coreografico di Sharon Eyal e Gai Behar con i ballerini del Royal Swedish Ballet. È possibile immergersi in questi due mondi indossando un visore e sedersi comodamente nello spazio dedicato, non a caso quello della Sala Italo Calvino, intitolata a colui che in tempi non sospetti esplorava la complessità della rete, dei sistemi interconnessi e delle percezioni multilivello della realtà.
Ingresso libero con 20 visori a fruizione continua
Bart Hess & Sedrig Dimitri Verwoert
WAVE
performance digitale di Bart Hess in collaborazione con Sedrig Dimitri Verwoert
con Sedrig Dimitri Verwoert & Arad Inbar
Durata 3 min.
Una danza solitaria che si moltiplica, in un sogno ispirato a La Bayadère
Il designer Bart Hess, in collaborazione con Sedrig Verwoert, presenta WAVE, un film di danza psichedelico e immersivo, in cui il corpo di un danzatore viene manipolato nel tempo attraverso l’uso di ripetizioni, ritardi e il riposizionamento dei fotogrammi. Questo crea una coreografia in cui la storia di un movimento genera un nuovo tipo di organismo. Si tratta di una coreografia di gruppo eseguita in solitaria, ispirata a una scena del balletto La Bayadère (1877) del coreografo Marius Petipa, in cui un principe, dopo aver assunto troppo oppio, vede una principessa cento volte.
regista Bart Hess; coreografo Sedrig Verwoert; interpreti Sedrig Verwoert & Arad Inbar; musica: Thys de Vlieger; creato con il supporto di Nederlands Filmfonds & Stimuleringsfonds
Bart Hess fonde design, moda e arte, esplorando materiali, tecnologia e realtà virtuale. Il suo lavoro, tattile e intuitivo, indaga il corpo umano avvolto in forme che ricordano la performance art e la fantascienza più che la moda. Realizza studi sui materiali, video, animazioni e fotografie, indagando la tensione tra attrazione e repulsione nella relazione tra pelle, materiali e tecnologia.
Sedrig Dimitri Verwoert, artista e coreografo, ha studiato Jazz Contemporaneo all’Amsterdam University of the Arts. Dal 2021 è Young Creative Associate del Dutch National Ballet. Ha collaborato con Nick Verstand a Within Without II e successivamente all’esposizione Spirituele Urgentie. La sua ultima creazione, The Ritual, ha debuttato nel 2023.
Robert Connor
HALF LIFE VR
performance digitale di Robert Connor
dal lavoro coreografico di Sharon Eyal e Gai Behar
con i ballerini del Royal Swedish Ballet
Durata 11 min. 32 sec.
Puntuale, intensa e tagliente nello sguardo
Half Life VR è un cortometraggio in realtà virtuale diretto da Robert Connor che cattura lo spirito immersivo dell'opera di danza Half Life della coreografa Sharon Eyal eseguita dal Royal Swedish Ballet. Il cortometraggio è una coproduzione tra la Royal Swedish Opera e i Robert & Robert Studios. La produzione VR si ispira ai film di danza 3D come Pina, con l'obiettivo di presentare un'esperienza artistica e immersiva unica, una nitida proiezione del linguaggio, dei movimenti e delle formule dell'anima.
regista Robert Connor; coreografi Sharon Eyal e Gai Behar; interpreti Sarah-Jane Brodbeck, Joakim Adeberg, Frida Hambraeus, Devon Carbone, Daria Ivanova, Dawid Kupinski, Sarah-Jane Medley, Nacho Lopez, Emily Slawski, Ross Martinson, Lea Ved, Johnny McMillan, Amanda Åkesson, Dragos Mihalcea, Anton Valdbauer; musica Ori Lichtik; direttore della fotografia Robert Jonsson; produttori Sebastian Lönberg, Robert Connor, Robert Jonsson; produttori esecutivi Catarina Falkenhav, Peter Yngen; montaggio VR 360 & post-produzione Robert Jonsson, Robert Connor; montaggio e missaggio suono VR Sebastian Lönberg
Robert Connor è un regista svedese-americano. Durante la sua permanenza alla Stockholm Film School, era determinato a imparare il linguaggio della narrazione cinematografica e a convertirlo in un linguaggio per la realtà virtuale. Robert si sta affermando in tutto il mondo come uno dei pionieri di incredibili esperienze cinematografiche VR.
Sharon Eyal, co-fondatrice, co-direttrice artistica e coreografa di L-E-V. Ha danzato con la Batsheva Dance Company (1990-2008) e iniziato a coreografare nel progetto Batsheva Dancers Create. Ha creato lavori per compagnie internazionali e nel 2013 ha fondato L-E-V con Gai Behar. Negli ultimi anni la compagnia ha realizzato oltre 200 spettacoli in festival e teatri internazionali come Joyce Theatre, Sadler's Wells e Montpellier Danse Festival.
L’esperienza Half Life VR di Robert Connor è distribuita da PRO|D|ES Caravan.
PRO|D|ES Caravan è un’azione del Progetto PRO|D|ES - Promozione Digitale Estesa della Danza, una collaborazione tra Cro.me, COORPI e Compagnia della Quarta, col Sostegno del MiC.
Luoghi
Cappella del Manto
La Cappella del Manto del Santa Maria della Scala è stata uno degli ambienti più modificati nel corso della sua lunga storia.
La Cappella del Manto del Santa Maria della Scala è stata uno degli ambienti più modificati nel corso della sua lunga storia.
Sala Italo Calvino
La stanza intitolata a Italo Calvino nel 2010 in memoria della morte dello scrittore nell'ospedale senese, è stata inaugurata nel 2019 come spazio dedicato a conferenze.
La stanza intitolata a Italo Calvino nel 2010 in memoria della morte dello scrittore nell'ospedale senese, è stata inaugurata nel 2019 come spazio dedicato a conferenze.
Sala San Pio
Dal Trecento la sala San Pio fu parte di un altro ‘pellegrinaio’ dell’ospedale che più tardi divenne infermeria.
Dal Trecento la sala San Pio fu parte di un altro ‘pellegrinaio’ dell’ospedale che più tardi divenne infermeria.
Pellegrinaio
Nel 1328 l'ospedale ampliò la propria struttura con la costruzione di un pellegrinaio maschile, realizzato tramite l'acquisizione e demolizione di abitazioni circostanti per superare un dislivello di tre piani.
Nel 1328 l'ospedale ampliò la propria struttura con la costruzione di un pellegrinaio maschile, realizzato tramite l'acquisizione e demolizione di abitazioni circostanti per superare un dislivello di tre piani.