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Variazione orari museo - 2 luglio 2025
Art Bonus
Ogni erogazione liberale a sostegno delle attività della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala può essere fatta in regime di Art Bonus, strumento fiscale che permette di godere di un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato.
Ogni erogazione liberale a sostegno delle attività della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala può essere fatta in regime di Art Bonus, strumento fiscale che permette di godere di un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato.
Pasqua e pasquetta al Santa Maria della Scala
Durante le festività pasquali il museo rimarrà regolarmente aperto dalle ore 10.00 alle 19.00
Durante le festività pasquali il museo rimarrà regolarmente aperto dalle ore 10.00 alle 19.00
#Storiedalmuseo- Il carnaio del Santa Maria della Scala
Il cimitero dove venivano seppelliti i pellegrini e i viandanti che morivano al Santa Maria della Scala è attestato già alla fine del XII secolo. Esso doveva trovarsi nell'area compresa tra l'ospedale e il Duomo.
Il cimitero dove venivano seppelliti i pellegrini e i viandanti che morivano al Santa Maria della Scala è attestato già alla fine del XII secolo. Esso doveva trovarsi nell'area compresa tra l'ospedale e il Duomo.
#Storiedalmuseo- Gli affreschi perduti sulla facciata del Santa Maria della Scala
Quella che sino ad allora era stata semplicemente la parete laterale della chiesa si trasformò in un’autentica facciata, priva però di qualsiasi connotazione esteriore. Ragion per cui si maturò la scelta di decorarla magnificamente, in modo che potesse rivaleggiare con la statura civica e artistica della fronteggiante facciata del Duomo. Ad affrescare il prospetto furono chiamati i migliori pittori senesi dell’epoca, ossia i fratelli Ambrogio e Pietro Lorenzetti, ai quali probabilmente si affiancò anche Simone Martini, ormai in procinto di lasciare Siena per Avignone. Questi realizzarono quattro “Storie della Vergine”, oggi completamente perdute, databili intorno al 1335.
Quella che sino ad allora era stata semplicemente la parete laterale della chiesa si trasformò in un’autentica facciata, priva però di qualsiasi connotazione esteriore. Ragion per cui si maturò la scelta di decorarla magnificamente, in modo che potesse rivaleggiare con la statura civica e artistica della fronteggiante facciata del Duomo. Ad affrescare il prospetto furono chiamati i migliori pittori senesi dell’epoca, ossia i fratelli Ambrogio e Pietro Lorenzetti, ai quali probabilmente si affiancò anche Simone Martini, ormai in procinto di lasciare Siena per Avignone. Questi realizzarono quattro “Storie della Vergine”, oggi completamente perdute, databili intorno al 1335.
#Storiedalmuseo- Alla Scoperta dell'Arliquiera di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta
Nel 1445 fu realizzata da Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, l'Arliquiera, un armadio ligneo di circa due metri destinato a contenere le sacre reliquie del Santa Maria della Scala.
Nel 1445 fu realizzata da Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, l'Arliquiera, un armadio ligneo di circa due metri destinato a contenere le sacre reliquie del Santa Maria della Scala.
#Storiedalmuseo- Il rapporto tra Italo Calvino e Santa Maria della Scala
Nella sala del Pellegrinaio del Santa Maria della Scala si svolsero le esequie del poeta. La foto è stata scattata da Augusto Mattioli.
Nella sala del Pellegrinaio del Santa Maria della Scala si svolsero le esequie del poeta. La foto è stata scattata da Augusto Mattioli.
#Storiedalmuseo- I tre busti dorati del Santa Maria della Scala
Nel Santa Maria della Scala di Siena si trovano tre busti reliquiari in rame inciso e dorato, raffiguranti San'Antonio Abate, Santo Stefano e Santa Cristina. Originariamente, questi busti custodivano le reliquie delle teste dei santi. Realizzati nel XV secolo, questi reliquiari non erano solo oggetti sacri, ma vere e proprie opere d'arte, pensate per esprimere il prestigio della chiesa e dell'ospedale.
Nel Santa Maria della Scala di Siena si trovano tre busti reliquiari in rame inciso e dorato, raffiguranti San'Antonio Abate, Santo Stefano e Santa Cristina. Originariamente, questi busti custodivano le reliquie delle teste dei santi. Realizzati nel XV secolo, questi reliquiari non erano solo oggetti sacri, ma vere e proprie opere d'arte, pensate per esprimere il prestigio della chiesa e dell'ospedale.
#Storiedalmuseo- La storia delle 4 antiche iscrizioni
Sul prospetto del Santa Maria della Scala sono murate quattro antiche iscrizioni che raccontano una parte rilevante della secolare istituzione senese.
Sul prospetto del Santa Maria della Scala sono murate quattro antiche iscrizioni che raccontano una parte rilevante della secolare istituzione senese.
#Storiedalmuseo - Lo sapevi che al Santa Maria della Scala è esposto un antico reliquiario?
Con un contratto di donazione firmato il 28 maggio 1359 a Venezia, l'ospedale acquistò dal mercante fiorentino Pietro di Giunta Torrigiani una preziosa raccolta di reliquie e reliquiari.
Con un contratto di donazione firmato il 28 maggio 1359 a Venezia, l'ospedale acquistò dal mercante fiorentino Pietro di Giunta Torrigiani una preziosa raccolta di reliquie e reliquiari.
Comunicazione ai visitatori – orario museo
Si avvisano i visitatori che dal 15 marzo 2025 il museo sarà aperto tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 19.00.
Per informazioni
segreteria@santamariadellascala.com
Si avvisano i visitatori che dal 15 marzo 2025 il museo sarà aperto tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 19.00.
Per informazioni
segreteria@santamariadellascala.com