La storia di Sorore
L'affresco della sala del Pellegrinaio, rappresenta la Storia di Sorore, campeggia oggi a sinistra sopra la porta laterale che conduce alle corsie di Sant'Ansano e San Galgano.
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La Storia di Sorore
Stando ai libri di pagamento dell’ospedale nel 1441 Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, ricevette un pagamento per la realizzazione di un affresco che oggi si trova a sinistra sopra la porta laterale dell’ospedale, in direzione delle corsie di Sant’Ansano e San Galgano. L’affresco, ricco di personaggi e dettagli architettonici, è considerato uno dei piu’ complessi dell’intero ciclo. La scena raffigura una struttura architettonica che richiama gli archi romani trionfali, con una prospettiva a tre navate con volte a crociera costolate sostenute da pilastri scanalati. In facciata, due metope rappresentano Adamo ed Eva e Caino e Abele, influenzati dalla scultura classica. La scena principale mostra una figura seduta e un personaggio inginocchiato di fronte ad essa che sta raccontando una visione o un sogno. Dietro di loro una scala a pioli conduce dei bambini verso la Vergine. Sotto il porticato, sulla destra troviamo due figure sono rappresentate assieme ad un bambino nell’atto di dare e ricevere una donazione in denaro. Sorore indossa gli abiti degli oblati ospedalieri e nella figura di fronte a lui un canonico della cattedrale. È un affresco ricco di significati complessi, ha il fulcro nella scala, destinata ad essere simbolo della struttura ospedaliera, ma scala che è simbolo della visione di Giacobbe e simbolo di redezione. Il riferimento alla vocazione ospedaliera è evidente nella scena sotto il porticato in cui un oblato o lo stesso Sorore riceve da un canonico una donazione mentre un bambino ne richiama l’attenzione. Gli studiosi hanno interpretato la scena n cui è stato riconosciuto il racconto di una visione da parte di un semplice oblato dell’ospedale, come riferimento ad un mito fondativo. Il gruppo di anziani sul lato destro è stato riconosciuto come esponente della chiesa ortodossa impegnata nel concilio di Ferrara- Firenze. Il personaggio in secondo piano con elmo è Sigismondo, all’epoca presente a Siena fra il 1432-1433.
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