Il grande dipinto che ha per protagonista Nerone fu probabilmente iniziato nel 1887 e rimasto incompiuto per la prematura morte del pittore.
Al centro della rappresentazione Nerone con una cetra in mano osserva compiaciuto l'incendio di Roma e dietro di lui senatori, comprimari e concubine seminude, tutti i partecipanti ad un banchtto ambientato in una complessa ed elegante scenografia, guardano con stupore e ammirazione il medesimo spettacolo.
L'affresco della sala del Pellegrinaio, rappresenta la Storia di Sorore, campeggia oggi a sinistra sopra la porta laterale che conduce alle corsie di Sant'Ansano e San Galgano.
L'affresco della terza campata nella sala del pellegrinaio, mostra un cantiere in costruzione legato all'ospedale, con un edificio ottagonale nello sfondo, un porticato dove alcuni operai sono impegnati nei lavori.
L'affresco di Priamo della Quercia che si trova nella sala del Pellegrinaio, nella quarta campata a destra, rappresenta il beato Agostino Novello che consegna l'abito agostiniano al Rettore. Tra i personaggi, si riconosce l’imperatore Giovanni VIII Paleologo.
L'affresco della quinta campata a destra che si trova nella sala del Pellegrinaio mostra Eugenio IV che consegna una pergamena a Carlo d’Agnolino Bartoli. Sullo sfondo, si vedono figure orientali e africane.