I percorsi dell'acqua al Santa Maria della Scala
L'itinerario dei percorsi dell'acqua all'interno del museo intende accompagnare i visitatori alla scoperta dei luoghi e degli ambienti che raccontano il sistema idrico che caratterizzava l’interno dell’antica struttura ospedaliera e che era fondamentale per il suo funzionamento. Attualmente, all'interno dei percorsi espositivi, sono ancora visibili le cisterne piú importanti e il grande pozzo che per secoli ha rifornito di acqua la comunità ospedaliera.
Il pozzo del Rotone
E' il pozzo più importante dell'ospedale e il piú antico di cui si ha notizia, avendolo rifornito di acqua fino all'allacciamento con la rete dei bottini avvenuta nel 1898. Almeno dal 1352 il pozzo veniva alimentato dall'acqua proveniente dalla Fonte del Mandorlo, allora esistente nella vallata sotto il fosso di Sant'Ansano. Il suo nome deriva dalla ruota di legno con cui veniva tirata su l'acqua, rifatta a piú riprese, come documentano i pagamenti effettuati nel corso del Cinquecento. Il pozzo è attualmente inglobato dai vari livelli dell'ospedale e la sua vera è oggi visibile in un locale a cui si accede dalla Corticella. Le sue dimensioni sono 35 metri di profondità e 3 di diametro.
La cisterna Chigi ('Pozzo Chigi')
Le prime testimonianze risalgono agli inizi del Cinquecento. La forma attuale del pozzo risale agli inizi del 1600 come ricorda una iscrizione sopra due specchiature del puteale. L'architrave in ferro battuto reca lo stemma dell'ospedale e quello della famiglia Chigi, sormontati da un croce.
La cisterna del Rettore Tondi
E' ubicata all'interno della corte del palazzo del Rettore e prende il nome dal Rettore Giovanni di Filippo Tondi (1519-1527) a cui anche Sigismondo Tizio riferisce la realizzazione di cisterne. Il pozzo è ricordato piú volte da Girolamo Macchi, come ubicato nella corte porticata all'interno della casa del Rettore.
La cisterna della Corticella
La cisterna viene già ricordata nella relazione sull'ospedale e il suo funzionamento redatta per Gian Galeazzo Visconti nel 1399. Più tardi Girolamo Macchi la cita come Pozzo Comune nella Piazzetta della Panettaria.
Il Lavatoio della Casa delle Balie e degli Esposti
Il lavatoio è situato all'interno del palazzo delle Balie e degli Esposti. Non sappiamo quando è stato realizzato ma solo che nel XVII secolo fu interessato da vari interventi di manutenzione.