Gli spazi che si sviluppano dietro il pellegrinaio delle donne si sono sviluppati per acquisizioni progressive da parte dell’ospedale trecentesco, che acquisisce chiassi e edifici, che costituiranno l’ampliamento della casa dei gettatelli e l’ospedale delle donne. Erroneamente identificato in passato con palazzo Squarcialupi (in realtà una piccola porzione corrispondente all’attuale palazzo del Capitano donata all’ospedale e poi ceduta al Comune con il resto della struttura). I tre piani attuali, che si sviluppano attorno alla presenza delle due corti ancora oggi contraddistinte dalla presenza delle cisterne, sono oggi destinati a esposizioni, mostre, eventi.